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Global Youth Day 2023 (Campo Centro)

INTRO:

Nel 2017 abbiamo vissuto il Global Youth Day come una grande “gara” dove ogni partecipante, con il gruppo giovanile della sua chiesa locale, ha affrontato delle challenge che ruotavano intorno all’idea di approfittare della ricchezza storico-artistica-culturale della città di Firenze per incontrare e dialogare con i passanti su alcuni importanti significati spirituali disseminati tra l’arte, la storia di questa bella città e la nostra fede. Quell’anno ci siamo lasciati ripromettendoci che avremmo ripetuto l’esperimento. Vogliamo invitarvi con i vostri gruppi alla seconda edizione di quel progetto che quest’anno avrà per tutolo “Love is a verb” nella città dei Medici.

LA NOSTRA IDEA PER IL GYD:

La giornata è organizzata come un grande percorso a tappe nel centro della città. Il nostro gruppo locale GA e Compagnon sarà la nostra squadra. Le squadre dovranno essere indicativamente di 6 persone massimo. Quindi dove un gruppo è molto grande è bene che pensi di formare due squadre. Dove un gruppo è piccolo sarà abbinato (o potrà arrivare già abbinato) ad un altro gruppo. Tornando alle challenge. Sono divise in tappe situate nel centro della città. A ogni tappa sarà abbinata una missione. Dovrete realizzare almeno (un minimo di) 6 tappe scelte tra le 9 proposte. Una volta realizzata la missione la squadra dovrà condividerla via wattshap (nei casi specifici in cui si richiede condivisione su Instagram o Facebook condividete comunque anche su watts) con il resto del gruppo. Alla fine della giornata ci troveremo in chiesa per la premiazione delle prime tre squadre.

COME PREPARARSI:

  1. Insieme al tuo gruppo leggete le 9 tappe proposte e scegliete le 6 tappe più adatte a voi. Potete realizzarne anche di più ma state attenti alla qualità.
  2. Decidete come realizzare la missione abbinata ad ogni tappa.
  3. Preparate e portate con voi tutto il materiale che vi servirà a realizzare le missioni.
  4. Potrete completare tutte le tappe senza seguire l’ordine proposto, quindi, procuratevi una cartina del centro storico di Firenze e pianificate il vostro percorso.
  5. Ricordatevi di procurarvi almeno due biglietti del bus a ragazzo per andare e tornare dal centro alla chiesa.
  6. Una volta qua, dopo il punto d’incontro, raggiungete il luogo della missione il più velocemente possibile, se in una tappa c’è già un altro gruppo cambiate tappa e ritornateci dopo oppure…aspettate e aiutate il gruppo che sta realizzando la sua missione.
  7. Realizzate tutte le missioni, documentatele con foto o video, passate alle tappe successive poi tornate in chiesa per cena, premiazione e conclusione del programma.

N.B. I gruppi in cui vi fossero meno di 6 persone potranno scegliere di essere aggregati ad altri gruppi o, ancora meglio, potrebbero prendere direttamente accordi con un altro gruppo per partecipare insieme al percorso.

TAPPE E MISSIONI:


1) David di Michelangelo: Amore è …amare me stesso


IL LUOGO: il vero David è conservato nella Galleria dell’Accademia a Firenze ma potete raggiungere la copia che si trova in Piazza della Signoria.

LA MISSIONE: Partendo dalla storia del David provate a spiegare con parole o gesti concreti che per quanto a volte possiamo sentirci piccoli è possibile vincere i giganti della nostra vita. Realizzate un cartellone grande almeno 100×70 cm, al centro del cartellone appiccicate un materiale in cui ci si possa riflettere, ad es. un pezzo di carta stagnola dal lato lucido o ancora meglio e più semplicemente, uno specchio. Scrivete nei pressi dello specchio, sul cartellone o sullo specchio stesso: “questo Davide vincerà i giganti della sua vita”. Invitate almeno 10 persone a specchiarsi e chiedete loro di scrivere sul cartoncino quali sono i giganti che si trovano ad affrontare. Questo potrà essere d’incoraggiamento anche per altri. Ricordatevi di usare più lingue per la frase e tenete con voi il cartellone fino alla fine. Dovrete riportarlo in chiesa.


2) Le piastrelle di Savonarola: Amore è… smettere di litigare


(https://www.focus.it/cultura/storia/chi-era-savonarola)

IL LUOGO: La missione si svolge in piazza della Signoria, è qui che Girolamo Savonarola è stato impiccato e poi arso.

LA PREPARAZIONE: documentati sulla storia di Savonarola insieme al tuo gruppo. E’ una storia complessa di denuncia del potere e della corruzzione. Forse scoprirete insieme che anche Savonarola non era un agnellino e che spesso la violenza genera violenza come una spirale che cresce e si allarga fino a invadere tutto. Come spezzare questa spirale?

LA MISSIONE: Condividete un messaggio di riconciliazione nel modo più originale possibile. Vince chi ha l’idea migliore!

3) Tempio maggiore israelitico di Firenze: Amore è…collaborazione

(https://www.teladoiofirenze.it/firenze-life-style/tutto-quello-che-ancora-non-sai-sulla-sinagoga-di-firenze/)

[…] a dimostrazione dello spirito liberale della Firenze di quegli anni, architetti cristiani lavorarono con architetti ebrei per progettare la Sinagoga e l’architetto Niccolò Matas, di religione ebraica, realizzò la facciata della Basilica di Santa Croce”.

IL LUOGO: La Sinagoga si trova in Via Luigi Carlo Farini 6. La comunità ebraica di Firenze è molto sensibile rispetto alla propria privacy e, generalemente è attenta a mantenere, di fronte alla Sinagoga, un ambiente sereno e tranquillo. Quindi:

  1. fatevi un bel selfie di gruppo davanti alla Sinagoga senza dare troppo fastidio alle guardie armate.
  2. Andate a farvi un selfie di fronte alla Basilica di Santa Croce. Sono due opere bellissime…godetevi il paesaggio e, se ci riuscite, trovate un simbolo dell’ebraismo sulla facciata di questo monumento del cristianesimo e fotografatelo.

LA PREPARAZIONE: Riflettete sul fatto che architetti cristiani ed ebrei hanno lavorato insieme alla costruzione della Sinagoga e per di più che l’architetto della facciata della Basilica di Santa Croce era di religione ebraica. E’ possibile costuire qualcosa insieme pur avendo idee diversissime? Siamo capaci di sostenere costruttivamente idee diverse dalle nostre? Di trovare uno spazio in cui l’altro possa vivere bene la nostra stessa citta’?

LA MISSIONE: Nella piazza di Santa Croce trovate il modo di trasmettere l’importanza di costruire insieme la città nel rispetto e addirittura sostenendo lo straniero. Convincete almeno 5 passanti a partecipare a un flash mob che abbia il tema della costruzione di una casa accogliente per tutti insieme a voi.


4) Il ghetto ebraico di Firenze: Amore è… opporsi a discriminazione ed esclusione


(https://curiositasufirenze.wordpress.com/2011/08/08/il-ghetto-dei-giudei/)

“Il Ghetto ebraico nasce nel 1571 per volontà di Cosimo I de’ Medici: gli ebrei dovevano restare confinati dentro il perimetro di una zona detta “Frascato”, che consisteva in un’area malfamata e cadente i cui fabbricati vennero ristrutturati mediante la riduzione di tutti gli edifici a un unico immenso stabile. Gli accessi erano costituiti da soli tre ingressi, muniti di cancellate in ferro da chiudersi a mezzanotte. L’isolato, posto a nord di Mercato Vecchio e configurato come una piccola città murata, era delimitato dalla piazza del Mercato Vecchio (attuale piazza della Repubblica), via dell’Arcivescovado (l’attuale via Roma), via dei Naccaioli (attualmente Brunelleschi) e via della Vacca (l’odierna via dei Pecori); al suo interno si trovavano due sinagoghe e tutte le altre costruzioni riservare agli ebrei. A partire dal 1848, quando la residenza coatta venne abolita e gli ebrei poterono trasferirsi altrove l’area divenne in poco tempo una zona di rifugio per la classe più povera e miserabile della popolazione, trasformandosi nel ricettacolo malsano di un agglomerato umano incontrollabile.

IL LUOGO: Piazza della Repubblica.

LA PREPARAZIONE: Preparate e portate con voi dei cartoncini (quelli che si usano nelle foto di facebollk del tipo “ci metto la faccia”) su cui avrete precedentemente scritto delle frasi (anche prese da autori famosi) contro la discriminazione e ogni forma di segregazione.

LA MISSIONE: Chiedete ai passanti di farsi fotografare con i cartoncini preparati e convincetene almeno 5 a condividere sul proprio profilo Facebook la foto con #GYDFIRENZE17 (scrivete l’# nel cartellone che avete preparato). Ovviamente potete farvi fotografare con loro. Immortalateli anche sui vostri cellulari e condividete le loro foto profilo. N.b. Avete visto la targa che recita “L’antico centro della città da secolare squallore a vita nuova restituito”?


5) Lo Spedale e la Ruota degli innocenti: Amore è… cura per gli ultimi


(https://www.firenze-online.com/visitare/informazioni-firenze.php?id=32)

(https://curiositadifirenze.blogspot.it/2011/08/la-ruota-degli-innocenti.html)

“Nel porticato orientale dell’Ospedale degli Innocenti, in Piazza Santissima Annunziata, vi è la nota “ruota” su cui in passato erano abbandonati i bambini indesiderati o che erano nati da famiglie troppo povere perché potessero allevarli, in modo che l’Ospedale potesse prenderne cura ed i genitori potessero rimanere anonimi”. N.b. ancora oggi potete osservare una ruota funzionante alla maternità di Careggi (https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/03/firenze-ripristina-la-ruota-neonata-non-desiderata-trovata-nella-culla-termica/326574/).

IL LUOGO: Piazza Santissima Annunziata. Arrivati nel piazzale sarete immersi in una delle prime, se non nella prima, costruzione del rinascimento fiorentino e nel primo ospedale di questo tipo d’Europa. Godetevelo.

LA PREPARAZIONE: Leggete in gruppo alcuni passi biblici tra cui Esodo 22,22-23; Levitico 19,9-18. 33-34; 25,35-38; Deuteronomio 24,19-21; Giacomo 1,27; Giacomo 2,5.6.15.16; Atti 4,34-35 (forse qualcuno di voi ha in mente altri testi che vuole condividere con il gruppo). Perché Dio ha così a cuore l’orfano, la vedova il povero e lo straniero? Sembra anche a voi che, per Dio, prendersi cura delle persone più deboli faccia quasi parte del nostro culto personale? Cosa ne pensate del fatto che tanti ospedali e orfanatrofi e strutture assistenziali fanno parte del grande contributo che la religione ha dato alle città nel corso della storia? Ancora oggi interveniamo in favore dei più deboli in maniera socialmente rilevante, fatevi spiegare come dal vostro pastore.

LA MISSIONE: Questa si divide in due parti: 1) preparate dieci fiori di cartoncino colorato o qualcosa che sia per voi un segno di gratitudine, trovate il modo di attaccarci uno dei versetti che avete letto o qualcuno ancora più adatto e distribuiteli ad almeno 10 passanti spiegando loro che lo fate perché in questa piazza per tanto tempo ci sono state persone che si sono prese cura dei più deboli che, come i fiori, per sbocciare hanno bisogno d’essere protetti, 2) preparate 5 sacchetti di carta con dentro cibo adatto a un pasto per una persona senza tetto…Andando verso la prossima tappa potrete donarli a cinque persone bisognose.


6) La Stazione di Santa Maria Novella: buon viaggio o, meglio, share the love


(https://it.wikipedia.org/wiki/Stazione_di_Firenze_Santa_Maria_Novella)

(https://www.youtube.com/watch?v=1pRPXIC4Vtk)

“Da questa stazione, rinchiusi in carri piombati, l’8 marzo 1944 furono deportati nei campi di sterminio oltre mille cittadini arrestati in città e in provincia dai nazi-fascisti. Santa Maria Novella fu la loro ultima visione di Firenze prima dell’Olocausto” trovate la targa su cui è scritta questa frase.

IL LUOGO: Stazione Santa Maria Novella Firenze.

LA PREPARAZIONE: La Stazione Santa Maria Novella di Firenze è la quarta stazione d’Italia per flusso di passeggeri. Ci passano circa 59.000.000 di persone l’anno. Pensate a quante ansie, speranze, pensieri, paure, sogni e deisideri circolano per questo luogo. C’è bisogno di un benvenuto o di un arrivederci. Provate a riflettere insieme su cosa può voler dire arrivare o partire lasciarsi alle spalle un’avventura o tutto quello che si era costruito o essere li li per iniziarne una nuova. Provate a leggere in gruppo il Salmo 121, uno dei più bei salmi di pellegrinaggio. Provate ad ascoltarvi “Buon viaggio” di Cesare Cremonini o un bel pezzo di Einaudi o scegliete una bella canzone di sottofondo e inventatevi la missione.

LA MISSIONE: Questa è davvero da inventare: come dire buon viaggio, benvenuto e arrivederci? Forse questo è il momento giusto per un abbraccio gratis, per regalare una rivista, una poesia o un messaggio di speranza a qualcuno che scende o sale dal treno. Scegliete voi e, come sempre, vince l’idea più bella. Per chi sapesse suonare, questa è l’occasione giusta per regalare ai passanti un po’ della vostra arte, da quest’anno al piano -1 della stazione SMN potete trovare un pianoforte a disposizione dei passanti (cfr. https://video.repubblica.it/edizione/firenze/la-pianista-cinese-che-incanta-la-stazione-di-firenze/218568/217769).


7) Un olivo in Via dei Georgofili: amore è… contrastare il male


(https://www.ilpost.it/2013/05/27/la-strage-di-via-dei-georgofili-ventanni-fa/)

(https://www.storiadifirenze.org/?p=3321)

(https://candidonews.wordpress.com/2012/11/11/gli-anni-neri-della-repubblica-le-stragi-del-1993/)

(https://www.raistoria.rai.it/articoli/firenze-attentato-in-via-dei-georgofili/13178/default.aspx)

IL LUOGO: Incrocio fra Via dei georgofili e Via Lambertesca, trovate olivo e targa.

LA PREPARAZIONE: Leggete insieme la storia della strage di Via dei Georgofili, provate a scoprire che cosa spinse i mafiosi ad attaccare, quali furono le ragioni, che cosa volevano ottenere e poi soprattutto perché attaccare proprio Firenze. Riflettete insieme sul fatto che, secondo alcuni storici, in quegli anni, attraverso numerosi attentati, la mafia, in una sorta di braccio di ferro con lo Stato, si prefiggeva di mostrare la propria forza e la propria presenza in tutta Italia. Oggi se ne parla sempre meno e allora forse vale la pena ricordare.

LA MISSIONE: Questa è una tappa di passaggio, prendetevi un attimo di silenzio, provate a trovare la crepa dell’esplosione che ancora si vede nel muro, fate un selfie con la torre dei Georgofili e perché no preparate una frase (uno stato) con cui accompagnare la foto da condividere sui vostri profili social #GYDFIRENZE17 con e poi rimettetevi in cammino verso la prossima tappa.


8) L’unico ponte rimasto: the old bridge: amore è… costruire ponti


(https://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_Vecchio#Storia_recente)

(https://www.teladoiofirenze.it/storie-firenze-2/tutto-quello-che-forse-non-sapete-di-ponte-vecchio/)

In seguito alla ritirata delle truppe naziste, questo fu l’unico ponte di Firenze che non venne fatto saltare dai tedeschi nel 1944, ciò grazie anche al provvidenziale intervento del rappresentante tedesco a Firenze Gerhard Wolf, il quale nel dopoguerra ottenne per questo ed altri meriti la cittadinanza onoraria di Firenze e che è ricordato con una targa apposta sul ponte medesimo. Una recente ipotesi afferma che il ponte fu salvato da alcuni orafi che sabotarono gli ordigni tagliandone i fili: la notte tra il 3 e il 4 agosto del 1944, Burgassi (chiamato da tutti Burgasso) aiutante degli orafi lasciato libero di circolare in quanto i tedeschi pensavano non capisse niente, vecchio e menomato fisicamente dalla poliomielite ma dalla mente lucida, assistette alla posa delle mine. Avendo visto tutto, sapeva dove erano gli allacciamenti delle mine e riuscì a disinnescarle”.

IL LUOGO: Ponte Vecchio.

LA PREPARAZIONE: Studiate insieme le informazioni su Ponte Vecchio. Nell’ultimo link potrete trovare cinque curiosità poco conosciute ma in giro per il web ce ne sono molte altre, trovatene il più possibile e preparate un breve discorso su qualcosa di Ponte Vecchio che vi ha colpito e che vorrete raccontare. Abbinate la curiosità da raccontare a un messaggio che vorrete lasciare. Naturalmente imparate a dirlo in almeno un paio di lingue.

LA MISSIONE: Sarete guide turistiche per un giorno. Provate a raccontare ad almeno 5 persone o gruppi di persone una curiosità su Ponte Vecchio. Fate una foto che vi ritragga insieme a loro possibilmente di fronte al dettaglio che avete illustrato.


9) Le mille storie che circondano la (colonna della) giustizia: amore è… amare la giustizia


(https://curiositadifirenze.blogspot.it/2011/04/piazza-santa-trinita.html)

(https://it.wikipedia.org/wiki/Colonne_di_Firenze#Colonna_della_Giustizia)

Tra le tante colonne erette a Firenze nel corso dei secoli per celebrare e testimoniare eventi importanti, la colonna della Giustizia è la più alta e bella: è fatta di un unico blocco di granito orientale alto 11,17 mt e pesante 50 tonnellate.

Papa Pio IV la prese dalla piscina monumentale delle terme di Caracalla a Roma e la donò (1560) a Cosimo I che usò questa colonna per celebrare la vittoria su Siena nella battaglia di Marciano (1554). Secondo altre fonti Cosimo I voleva celebrare la vittoria di Montemurlo (1537) che aveva dato inizio al suo lungo governo e che aveva permesso a Cosimo di assoggettare tutte le famiglie nobiliari di Firenze che, per ottenere i suoi favori, avevano sostenuto la sua ascesa al potere dopo Lorenzo de medici.

Alcune curiosità sulla colonna:

#1 si dice che la colonna sia collocata nel punto esatto in cui il duca si trovava nel momento in cui ricevette la notizia della vittoria riportata dalle sue truppe sul ribelle Pietro Strozzi ed i suoi alleati senesi.

#2 Cosimo I fece aggiungere l’iscrizione dedicatoria come Colonna della giustizia per celebrare la sua nomina a Granduca della Toscana (1569 Papa Pio V). Inizialmente la scritta recitava: “COSMUS MED MAGN DUX ETRURIAE”.

#3 Nel 1581 Cosimo fece aggiungere la statua della Giustizia scolpita in porfido rosso antico: un materiale durissimo e molto difficile da lavorare. Per scolpire La Giustizia furono necessari ben undici anni.

#4 Il mantello in bronzo che copre le spalle della Giustizia originariamente non era previsto. Fu applicato dallo scultore soltanto a statua ultimata per rimediare ad un difetto alle spalle che apparivano troppo piccole rispetto al corpo, anche a causa del particolare punto di vista prospettico.

#5 Negli anni immediatamente successivi alla messa in opera della statua della Giustizia alcuni ragazzi che erano soliti giocare sul Ponte Vecchio, furono accusati di aver rubato alcune pietre preziose da alcuni banchi dei gioiellieri. I ragazzi si dichiararono innocenti ma i furti continuarono. Alcuni anni dopo, pulendo la statua della Giustizia, fu scoperto un nido di gazza ladra all’interno di uno dei piattini della bilancia, con all’interno tutta la refurtiva.

IL LUOGO: Piazza Santa Trinità – Via de’ Tornabuoni (una delle vie più ricche di Firenze). Siate discreti.

LA PREPARAZIONE: Aver letto quanto sopra e averci riflettuto sopra è abbastanza. Leggendo le curiosità che vi ho indicato avete notato quante sfumature circondano il concetto di giustizia? La giustiza che celabra chi vince, che onora il potere, che è durissima e difficile da modellare, che ha bisogno d’essere coperta perché resta sempre qualche imperfezione e che, alle volte, ci si manifesta sotto forma di gazza ladra…

LA MISSIONE: Preparate un cartoncino bristol su cui rappresenterete la giustizia, bendata con una bilancia in mano (siate artistici). Scrivete ben in vista: “per me giustizia è ….” e poco più in la “m’impegnerò per questo!”.

Fermate almeno 5 persone a cui dovrete provare a spiegare alcune delle curiosità sulla colonna della giustizia e poi chiedete loro di scrivere cos’è per loro, oggi, la giustizia di cui il mondo ha bisogno.

PER CHI VOLESSE ESAGERARE: Preparate e distribuite un cartoncino magari con una bella grafica che ricordi la giustizia, scriveteci GYD Firenze 2017 e scriveteci sopra questa bellissima frase di E.G.White: “Il più grande bisogno del mondo è il bisogno di uomini, di uomini che non si possono né comprare né vendere; di uomini che sono onesti e fedeli fino nell’intimo della loro anima, di uomini che non hanno paura di chiamare l’errore con il suo vero nome; di uomini la cui coscienza è fedele al dovere come l’ago magnetico lo è al polo; di uomini che staranno per la giustizia anche se dovessero crollare i cieli”.

BUON GIOCO!

PROGRAMMA:

10,00 – 10,30 Ritrovo nella Cappella storica di Villa Aurora

10,30 – 12,00 L’idea, gli ultimi dettagli, la carica spirituale e…

12,00 – 14,00 Pranzo, partenza e via: tutti in centro, prima s’arriva meglio è

14,00 – 18,00 Love is a verb nella città dei Medici

19,00 – 20,00 incontro in Cappella Storica Villa Aurora, condivisione delle esperienze e premiazione

21,00 tutti liberi.

01,00 Chiusura delle porte della chiesa e tutti a letto.

INFO UTILI:

Il pranzo è al sacco.

Il venerdì e il sabato sera la Chiesa di Firenze offre la possibilità di dormire presso i suoi locali ai gruppi che lo richiedessero.

In occasione del GYD del Campo centro che si terrà a Firenze,per il venerdì e il sabato sera, la comunità fiorentina offre la disponibilità di pernottare in chiesa (con un’offerta di 5 euro) con materassino e sacco a pelo. Chi lo desiderasse potrà raggiungere la chiesa di Firenze in via del pergolino 1 già dal venerdì sera 17 marzo 2023 dalle ore 19.00. 

La cena, come il pranzo del sabato, saranno al sacco e per il pernottamento bisognerà portarsi il necessario per dormire per terra con sacco a pelo e materassino. 

Il venerdì sera sarà anche possibile partecipare con la comunità fiorentina alla conclusione della settimana di preghiera che si terrà alle ore 20.00 nella Cappella Storica di Villa Aurora. 

Per pernottare nella chiesa di Firenze è necessario iscriversi compilando il modulo qui di seguito:

Per muoversi a Firenze

Per chi volesse muoversi con l’autobus. E’ possibile acquistare il biglietto telefonicamente al prezzo di 1,50 Euro mandando un sms al numero 4880105 con su scritto “Ataf”. Il biglietto dura 90 minuti e deve essere fatto prima di salire sull’autobus.

Per orientarsi a Firenze.

Un punto importante per orientarsi a Firenze è la stazione Santa Maria Novella situata proprio nel centro cittadino, a pochi passi dal Duomo, dal Palazzo della Signoria e da tutti i principali luoghi turistici di Firenze. Appena usciti dalla Stazione SMN si può facilmente individuare l’Ufficio Informazioni Turistiche dove è possibile reperire cartine per muoversi in centro.

Partendo da Villa Aurora è molto facile raggiungere la stazione con il pullman 14 o 20 (da Piazza Dalmazia o Viale Morgagni).

NUMERI UTILI:

Luca Faedda 328 34 74 405

Andrè Legni 389 5763774

Giombattista Giombarresi 3272228571

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