Primi soccorsi
PRIMI SOCCORSI
Categoria: Ricreazione
Requisiti:
1. Dimostra di saper curare un taglio o un’abrasione e di conoscere i pericoli di una fascia sporca.
2. Descrivi come si cura il sangue dal naso.
3. Devi conoscere e saper fare i vari tipi di fasciatura.
4. Devi saper allestire una semplice cassetta di pronto soccorso e saper utilizzare il materiale contenuto.
5. Sterilizzare uno degli arnesi seguenti e dire perché è importante che ognuno di essi sia compreso nella cassetta di pronto soccorso:
– pinzette
– termometro
– ago
6.Visita un pronto soccorso e vedi quali sono gli interventi che un pronto soccorso è in grado di affrontare.
7. Fai il “gioco dell’ospedale” e dimostra la tua abilità nell’affrontare i primi soccorsi.
8. Descrivi e disegna il simbolo del “pronto soccorso”.
9. Nomina una situazione in cui Gesù ha aiutato qualcuno che stava sanguinando grandemente
Risposte:
1. Un fascia sporca può provocare infezione. I tagli o le abrasioni si puliscono con acqua corrente e si coprono con una fascia pulita.
2. Sedersi, chinarsi in avanti e comprimere la parte che sanguina. Applicare poi una compressa fredda sul naso e sul viso.
3. Telo triangolare per il braccio, cerotto, la fasciatura del capo, le fasce circolari sono utili per insegnare ai bambini come utilizzarle. Fate pratica con le fasciature.
4. La più semplice cassetta di pronto soccorso ha bisogno dei seguenti oggetti: cerotti, garze, aghi, forbici, termometri, disinfettanti, lozioni per la puntura di insetti.
5. Lavare con acqua e sapone e poi sterilizzare con alcool. Un ago può essere usato per rimuovere una scheggia, le pinzette per un pezzo di vetro. Insegnate ai bambini ad utilizzare un termometro e spiegate quando e perché si usa.
6. Programmate una visita ad un ospedale o chiedete ad un infermiere di parlare al vostro gruppo delle emergenze di cui si occupa.
7. Portate lenzuoli e fasciature e chiedete ai bambini di utilizzarli nelle diverse situazioni di pronto soccorso.
8. Il simbolo da disegnare è il simbolo dei primi soccorsi.
9. Vedi Matteo 26:51.