Misure per la pulizia e la sanificazione

L’aria nei locali chiusi

La qualità dell’aria negli ambienti chiusi è uno dei principali determinanti della salute; l’aria stantia negli ambienti chiusi può contenere una più elevata concentrazione di vari inquinanti chimici e biologici, compreso il SARS-CoV-2, aumentando così il rischio di esposizione.

Pertanto le istituzioni sanitarie consigliano di adottare le seguenti misure ed azioni (vedi ALLEGATO 5 – CONSIGLI PER GLI AMBIENTI CHIUSI):

  • Garantire un buon ricambio dell’aria degli ambienti chiusi, in maniera naturale, aprendo le finestre il più possibile. Se possibile scegliere, favorire l’aperture delle finestre che non si affacciano su strade trafficate.
  • Ottimizzare i tempi di apertura in funzione del numero di persone e delle attività svolte nella stanza. E’ preferibile aprire per pochi minuti più volte che una sola volta per tempi lunghi.
  • Se sono presenti ventilatori/estrattori che garantiscono il ricambio dell’aria viziata con aria nuova prelevata dall’esterno mantenerli in funzione per l’intera durata delle riunioni. In particolare per locali senza finestre.
  • Nel caso in cui alcuni ambienti siano dotati di impianti autonomi di riscaldamento/raffrescamento (es. pompe di calore split) dove l’aria che viene riscaldata/raffreddata è sempre la stessa è opportuno pulire regolarmente i filtri dell’aria (in base alle indicazioni fornite dal produttore) ad impianto fermo, non spruzzare detergenti/disinfettanti direttamente sul filtro per non inalare sostanze inquinanti. Eseguire il trattamento antilegionella regolarmente (con frequenza proporzionale alla frequenza di utilizzo dell’impianto, generalmente almeno settimanalmente). Anche in questo caso aprire le finestre per il ricambio dell’aria.

Le superfici

Pulizia, disinfezione e sanificazione non sono sinonimi.

La pulizia consiste nella rimozione dello sporco (polvere e residui di varia natura), è realizzata con detergenti e mezzi meccanici; rimuove solo parzialmente gli agenti patogeni.

La disinfezione è il procedimento che con l’utilizzo di sostanze disinfettanti riduce la presenza di agenti patogeni, distruggendone o inattivandone una quota rilevante. È necessario lasciare agire l’agente disinfettante utilizzato per un tempo congruo.

La sanificazione è l’intervento globalmente necessario per rendere sano un ambiente, che comprende le fasi di pulizia e disinfezione.

Per la sanificazione di un ambiente particolare attenzione deve essere posta alle superfici toccate più frequentemente (es. porte, maniglie delle porte, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, sedie). Nelle attività A.I.S.A. allo stesso modo è necessario sanificare l’attrezzatura scout utilizzata durante gli incontri.

Gli agenti disinfettanti attivi per il SARS-CoV-2 sono stati elencati al paragrafo “La trasmissione ambientale”. Non tutte le superfici possono essere trattate con tutti i prodotti indicati.

Procedura:

  • Eseguire le pulizie indossando i guanti (usa e getta).
  • Evitare di creare schizzi e spruzzi durante la pulizia.
  • Quando i materiali o gli arredi non possono essere lavati (es. tappeti, moquette e divani), utilizzare per la pulizia elettrodomestici a vapore.
  • Arieggiare le stanze/ambienti sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia, soprattutto se si utilizzano intensamente prodotti disinfettanti/detergenti che presentino sull’etichetta simboli di pericolo.
  • Assicurarsi che tutti i prodotti di pulizia siano tenuti fuori dalla portata dei bambini e dei ragazzi. Conservare tutti i prodotti in un luogo sicuro.
  • Appare anche utile ricordare che è opportuno evitare o limitare l’utilizzo di bastoncini d’incenso, olii essenziali, diffusori e profumatori di ambienti, in quanto emettono sostanze chimiche inquinanti (COV e materiale particellare PM10 e PM2,5). Infatti, nonostante la profumazione, aggiunge inutilmente sostanze inquinanti e degrada la qualità dell’aria nei locali chiusi.